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Costruzione di Mandala per la pace -
[26 gen 2009 -
Incastonato come un diamante prezioso sul tetto del mondo, il Tibet, terra di mistici, saggi, cercatori della Verità, genti dal cuore gentile, di grandi illuminati, è senza ombra di dubbio una terra di gente dal cuore ospitale.
Una terra in cui il vento porta incessantemente con sè canti, voci e preghiere.
Una Terra che pratica una continua ricerca dell'armonia, della stabilità interiore, che manifesta una tensione perenne verso il lato più spirituale dell´esistenza e verso la ricerca dei più alti significati della vita umana e della vita in ogni sua espressione, forma e colore.
Un dolce dono e una profonda ricerca donata come esempio a tutta l´umanità. Forse non è un caso che grandi mistici e ricercatori della Verità dell´Oriente e dell'Occidente abbiano attraversato le alte vette del misticismo tibetano, ritirandosi nei suoi più veri e aspri anfratti.
Una terra dolce e forte, compassionevole ma che vive contemporaneamente della forza dirompente dell'essere vivi, del qui e ora. Una elaborata ricerca basata sulla trasmutazione del sentimento, della parola, dell'azione e del pensiero. Tanti semi di loto in procinto di sbocciare, tanti fiori di loto in fiore, tante gemme donate l'umanità.
Una continua tensione verso la non violenza che non solo tocca la vita della quotidianità e della materia ma che arriva a comprendere anche il pensiero, la parola e lo spirito. Una tensione verso il controllo delle produzioni della mente.
Tutto parla di gentilezza e intensità nonostante le dure prove che il popolo Tibetano più volte si è trovato ad affrontare.
Una moltitudine di preghiere che sempre si innalzano dal Tetto del Mondo nonostante la difficile situazione socio-
Tra le essenze piú pure e rappresentative di questa condizione sicuramente rientrano le mistiche figure dei monaci. Uomini ma forse più che umani Esseri vicini o giunti alle vette più alte dello Spirito.
Sei Monaci provenienti dal Monastero di Gaden Jangtse, giunti a Votigno (Casa del Tibet) e che lì hanno alloggiato per due settimane circa, sono stati i costruttori di un magnifico Mandala presso il Comune di Quattro Castella.
Sguardi puri e cristallini, una morale incorrotta e integra, l'aria semplice, un'armonia e una grazia da mozzare il fiato, a confronto non puoi far altro che pensare "muovendomi o parlando farò sicuramente qualche danno!"
Sguardi di bambini racchiusi che abbelliscono, incorniciano corpi da adulti, con cui sembrano quasi in antitesi, aria indagatrice ma discreta, uno sguardo che ti squarcia dolcemente e ti legge l'anima come a carpire ogni piú intimo segreto. Un altro dono svelato all'umanità: la possibile capacità di controllare la propria mente e il fluire dei pensieri.
Grandi sofferenze, grandi rinunce ma la dolce capacità di aiutare a trasformare la tristezza in gratitudine. Una gratitudine infinita e un'amorevolezza altrettanto infinita.
La costruzione del Mandala per la Pace, in Comune a Quattro Castella e in altri comuni d'Italia (attualmente a Torino) è una dedica e porta un significato importante: a ognuno una piccola parte di fardello, a ognuno una piccola parte di impegno e responsabilità per costruire la Pace, Pace che si manifesta nei gesti quotidiani dell'esistenza. La possibilità di vivere, sentire, esperire responsabilmente sè stessi, per vivere armonicamente nel fluire dell'esistenza senza aggredire, senza esercitare violenza su ciò che accompagna il nostro cammino.
La Pace non è fatta perchè nasca fuori dall'uomo ma perchè in questo sia coltivata. Il cambiamento non nasce senza impegno, senza responsabilità, senza sacrificare l'abitudine e senza abbandonare l'ovvietà del cammino già noto e scontato che il nostro pensiero cammina.
Con il Mandala e la sua distruzione una preghiera è andata per il mondo, i cuori dei presenti sono già stati presi dall'infinita dolcezza di questi Esseri Luminosi giunti dal tetto del mondo, una dolcezza che non è potrà non colpire e affondare anche le resistenze dei cuori di acciaio.
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