Invaso dalla Cina nel 1949-50, il Tibet, una nazione indipendente dovette subire una perdita di tante vite avvenute dalle battaglie, e poco dopo subì anche la perdita della libertà universale a causa delle ideologie rigide Comunista sviluppatosi durante la Rivoluzione Culturale nella Cina(1967-1976). In ogni modo, è sbagliato pensare che il peggio è passato. Il destino del Tibet, e la sua vera identità la sua cultura millenaria e la religione, è manipolato dalla Cina e ormai rischia l’estinzione.
La politica della Cina sull’occupazione e oppressione ha risultato più o meno in una distruzione totale della nazione, della cultura, dell’ambiente e del diritto civile umano dei Tibetani. La Cina ha infranto le leggi internazionali e continuamente viola persino la propria costituzione, non subendo alcuna punizione.
L’Indipendenza Nazionale
Con una storia scritta da più di 2000 anni, il Tibet è esistito come una nazione indipendente. Nel 1914, un Patto della Pace venne firmato tra la Britannia, Cina e Tibet dove era evidenziato il riconoscimento del Tibet come una nazione indipendente. Ma sfortunatamente, non essendo nessuna rappresentazione tibetana nell’ONU, il mondo rimase da parte e permise la Cina ad occupare e distruggere il Tibet.
I tibetani hanno manifestato ripetutamente per ottenere l’indipendenza. La loro via è sempre stato quella senza violenza, ma anche quando dei piccoli bambini tibetani sursurasse queste parole; “libertà per il Tibet” oppure “Lunga vita a S.S il Dalai Lama”, i Cinesi li rinchiudono nelle prigione accusandoli della “separazione della madreterra”.
Se una persona viene catturata con la bandiera tibetana, potrebbe essere imprigionato per almeno 7 anni. Nel 1998, da quello che si sa, 1083 tibetani sono stati incarcerati nelle prigioni cinesi solo per aver espresso i loro motivi politici, religiosi e la visione etica. Tra questi 246 erano donne e 12 erano ancora minorenni.